Come e quanto dialoghiamo con noi e con il mondo?
Di fronte ad una determinata situazione quante volte ti sarà capitato di fare questi pensieri..
1. Che cosa accadrà se non rinunciò a passare il colloquio?
2. Sono un debole
3. Non ce la farò mai
4. Sarebbe terribile se non venissi accettato o non ottenessi l’approvazione
5. Ecc…
Ogni giorno e per tutto l’arco della giornata parliamo con noi stessi senza quasi neanche rendercene conto. Questo perché il dialogo interiore non solo si sviluppa in maniera automatica, ma anche ripetitiva. Attraverso la terapia si riesce ad esplorare tale funzione, riuscendo così ad acquisire una consapevolezza del tipo di dialogo che utilizziamo con noi stessi. Questo dialogo determina il modo in cui vediamo le cose.
L’aspetto positivo della questione è che abbiamo la possibilità di scegliere. Le scelte producono cambiamenti nel modo di interpretare e considerare gli eventi.
Pertanto dobbiamo iniziare ad attribuire i nostri stati d’animo e le conseguenze delle nostre azioni a noi stessi ed ai nostri processi interni. Il dialogo interiore “negativo” determina un modo di parlarci caratterizzato da commenti negativi fatti ripetutamente, che diventano parte della propria identità.
In età adulta il dialogo interiore può manifestarsi sotto forma di perfezionismo, preoccupazione cronica, vittimismo, autocritica, scarsa autostima, fobie, attacchi di panico, ansia, depressione, mancanza di fiducia.