Hai la capacità di dire di no?
Quanto l’uomo tende all’obbedienza? Beh, questa è una domanda che si fece Stanley Milgram. Egli era uno psicologo del’Università di Yale, che si proprio con lo scopo di indagare le dinamiche di obbedienza all’autorità concepì uno dei più celebri esperimenti sociali.
Milgram iniziò il suo esperimento pubblicando su un giornale locale un annuncio per reclutare “volontari pagati”. I soggetti furono accolti da uno sperimentatore che spiegò loro le dinamiche del fantomatico “test”, per indagare gli effetti della punizione sulla capacità di imparare.
Ai volontari venne affidato il ruolo di “insegnanti”: ogni qualvolta gli allievi (i quali erano attori, complici dello sperimentatore sotto mentite spoglie) avessero dato la risposta sbagliata, gli insegnanti avrebbero dovuto dare loro una scossa, premendo un pulsante per azionare un generatore di corrente elettrica.
Lo sperimentatore incoraggiava gli insegnanti titubanti a somministrare la scossa, motivandoli con frasi sempre più convincenti. A ogni risposta sbagliata degli allievi il voltaggio saliva, e con esso le urla (finte) “vittime”: né le scosse, né le lamentele (o gli svenimenti) dei torturati erano veri, ma i volontari non lo sapevano. Né sapevano di essere loro i veri soggetti di un esperimento teso a verificare i limiti dell’obbedienza a un ordine
ricevuto.
Nel presentare le conclusioni del suo studio, Milgram scrisse che il 65% dei suoi soggetti aveva eseguito gli ordini dell’autorità, proseguendo con la tortura nonostante il dolore evidente delle vittime.
Questo esperimento ci rende sempre più consapevoli di quanto possiamo essere facilmente manipolabili e di come in realtà dovremmo apprendere modalità sempre più assertive di comunicazione, per incrementare competenze quali: la capacità di dire di no oppure la capacità di dire la propria opinione.
Fece riferimento ai campi di concentramento e alle camere a gas, dicendo che nulla di tutto questo sarebbe stato possibile senza l’obbedienza di massa a ordini impartiti. I risultati colpirono l’immaginario comune per il ritratto a tinte fosche che tratteggiavano della natura umana.