Sindrome di Stoccolma è il nome della particolare condizione psicologica che induce le vittime di un rapimento a provare simpatia verso i loro sequestratori.
Le cause della sindrome di Stoccolma non sono chiare. Studi sull’argomento, tuttavia, hanno evidenziato che in tutti i casi di sindrome di Stoccolma ricorrono quattro situazioni, che sono:
Sviluppo, da parte dell’ostaggio, di sentimenti positivi nei confronti del sequestratore.
Nessuna precedente relazione tra ostaggio e rapitore.
Sviluppo, da parte dell’ostaggio, di sentimenti negativi nei confronti delle autorità governative preposte al salvataggio.
Fiducia dell’ostaggio nell’umanità di chi lo sequestra.
Il sequestrato che sviluppa la sindrome di Stoccolma esibisce dei comportamenti del tutto singolari. Può provare simpatia, attaccamento o altri sentimenti simili nei confronti del suo rapitore o rifiutarsi di scappare pur avendone la possibilità. Può rifiutarsi di
collaborare con la polizia e tentare di compiacere il rapitore, difendere l’operato del sequestratore o addirittura rifiutarsi di testimoniare contro il rapitore.
La sindrome di Stoccolma non rientra tra le malattie psichiatriche e non richiede alcuna terapia specifica.