I disturbi della nutrizione e dell’alimentazione sono caratterizzati da un persistente disturbo dell’alimentazione oppure da comportamenti inerenti l’alimentazione che hanno come risultato un alterato consumo o assorbimento di cibo e che compromettono significativamente la salute fisica o il funzionamento psicosociale. Sono forniti criteri diagnostici per la pica, il disturbo da ruminazione, il disturbo evitante/restrittivo dell’assunzione di cibo, l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa e il disturbo da binge-eating.
Pica: persistente ingestione di sostanze senza contenuto alimentare, non commestibili per un periodo di almeno 1 mese; l’ingestione di sostanze senza contenuto alimentare, non commestibili è inappropriata rispetto allo stadio di sviluppo dell’individuo; il comportamento di ingestione non fa parte di una pratica culturalmente sancita o socialmente normata.
Diagnosi differenziale con l’anoressia nervosa, disturbo fittizio e autolesività senza intenti suicidari e comportamenti autolesivi senza intenti suicidari nei disturbi di personalità.
Anche nell’anoressia nervosa ci sono alcune manifestazioni che comprendono l’ingestione di sostanze non commestibili come fazzolettini di carta, se l’ingestione è finalizzata ad esercitare un controllo sul peso, allora la diagnosi primaria deve essere quella di anoressia nervosa.
I disturbi più comunemente in comorbilità con la pica sono il disturbo dello spettro autistico e la disabilità intellettiva e in misura minore, schizofrenia e disturbo ossessivo compulsivo.
Disturbo da ruminazione: ripetuto rigurgito di cibo per un periodo di almeno un mese, il cibo può essere masticato, ringoiato o sputato. Il rigurgito non è attribuibile ad una condizione gastrointestinale associata a un’altra condizione medica.
Disturbo evitante/restrittivo dell’assunzione di cibo: persistente incapacità di soddisfare le appropriate necessità nutrizionali e/o energetiche, associato a uno o più dei seguenti aspetti:
- Significativa perdita di peso
- Significativo deficit nutrizionale
- Dipendenza dall’alimentazione parenterale oppure da supplementi nutrizionali orali
- Marcata interferenza con il funzionamento psicosociale.
Anoressia nervosa:
- Restrizione nell’assunzione di calorie in relazione alle necessità, che porta a un peso corporeo significativamente basso nel contesto di età, sesso, traiettoria di sviluppo e salute fisica. Il peso corporeo basso è inteso come un peso inferiore al minimo normale o al minimo previsto per bambini e adolescenti
- Intensa paura di aumentare di peso o di diventare grassi, oppure un comportamento persistente che interferisce con l’aumento di peso, anche se significativamente basso
Alterazione del modo in cui viene vissuto dall’individuo il peso o la forma del proprio corpo, eccessiva influenza del peso o della forma del corpo sui livelli di autostima, oppure persistente mancanza di riconoscimento della gravità dell’attuale condizione di sottopeso. Secondo l’ICD–10-CM ci sono due sottotipi:
- Tipo con restrizioni: durante gli ultimi tre mesi, l’individuo non ha presentato ricorrenti episodi di abbuffata o condotte di eliminazione. In questo sottotipo la perdita di peso è ottenuta principalmente attraverso la dieta, il digiuno e/o l’attività fisica eccessiva.
- Tipo con abbuffate/condotte di eliminazione: durante gli ultimi tre mesi l’individuo ha presentato ricorrenti episodi di abbuffata o condotte di eliminazione.
Bisogna inoltre specificare se in remissione parziale o completa.
Specificare inoltre il livello di gravità:
- Lieve: IMC³ 17 kg
- Moderata: IMC 16-16,99 kg
- Grave: IMC 15-15,99kg
- Estrema: IMC < 15kg
Alcuni individui si sentono globalmente sovrappeso, altri ammettono di essere gravi, ma sono ancora convinti che alcune parti del corpo, in particolare l’addome, i glutei e le cosce, siano troppo grasse. Possono adottare le tecniche più disparate per valutare dimensioni e peso corporei, compreso il pesarsi di continuo, il misurare ossessivamente parti del corpo e l’uso persistente dello specchio per controllare le zone percepite come grasse. Negli individui con anoressia nervosa i livelli di autostima sono altamente influenzati dalla percezione della forma e del peso del corpo. La perdita di peso viene spesso considerata come una conquista ragguardevole un segno di straordinaria disciplina, mentre l’aumento di peso come un’inaccettabile mancanza di autocontrollo. Nonostante alcuni individui con questo disturbo possano accettare di essere magri, spesso non riconoscono le gravi implicazioni mediche del loro stato di malnutrizione.
L’individuo generalmente viene condotto all’attenzione clinica dai familiari, quando si verifica una marcata perdita di peso. Raramente un individuo con anoressia nervosa appare preoccupato per il dimagrimento di per sé. Spesso, infatti, gli individui con anoressia nervosa mancano di consapevolezza oppure negano il problema.
Segni e sintomi fisici: molti segni e sintomi fisici dell’anoressia nervosa sono attribuibili al digiuno. L’amenorrea è spesso presente e sembra essere un indicatore di disfunzione fisiologica. Inoltre gli individui possono lamentare stipsi, dolori addominali, intolleranza al freddo, letargia o eccesso di energia.
La più notevole evidenza all’esame obiettivo è l’emaciazione. Comunemente sono presenti significativa ipotensione, ipotermia e bradicardia. Alcuni individui sviluppano una fine e soffice peluria.
In individui con anoressia nervosa che si autoinducono il vomito possono mostrare ipertrofia delle ghiandole salivari, principalmente delle parotidi, così come erosioni dello smalto dentale.
Possono mostrare una gamma di limitazioni funzionali associate al disturbo. Mentre alcuni individui restano attivi nel funzionamento sociale e professionale, altri dimostrano un significativo isolamento sociale e/o un mancato raggiungimento del potenziale scolastico o del successo professionale.
Comorbilità: il disturbo bipolare, il disturbo depressivo e i disturbi d’ansia si verificano comunemente in concomitanza con l’anoressia nervosa. Molti individui con anoressia nervosa riferiscono la presenza di un disturbo d’ansia o di sintomi prima della comparsa del disturbo dell’alimentazione. Il DOC è descritto in alcuni individui con anoressia nervosa, specialmente quelli con il tipo con restrizioni. Anche il disturbo da uso di alcol e altri disturbi da uso di sostanze possono essere in comorbilità con l’anoressia nervosa, specialmente tra gli individui con il tipo con abbuffate/condotte di eliminazione.
Bulimia nervosa:
- Ricorrenti episodi di abbuffata. Un episodio di abbuffata è caratterizzato da entrambi e seguenti aspetti:
- Mangiare, in un determinato periodo di tempo una quantità di cibo significativamente maggiore di quella che la maggior parte degli individui assumerebbe nello stesso tempo e in circostanze simili.
- Sensazione di perdere il controllo durante l’episodio
- Ricorrenti e inappropriate condotte compensatorie per prevenire l’aumento di peso, come vomito autoindotto, abuso di lassativi, diuretici o altri farmaci, digiuno o attività fisica eccessiva.
- Le abbuffate e le condotte compensatorie si verificano entrambe in media almeno una volta alla settimana per tre mesi.
- I livelli dia autostima sono indebitamente influenzati dalla forma e dal peso del corpo.
Specificare se in remissione parziale o completa. Livello di gravità lieve (1-3 episodi di condotte compensatorie inappropriate a settimane), moderata (una media di 4-7 episodi di condotte compensatorie inappropriate a settimana), grave (una media di 8-13 episodi di condotte compensatorie inappropriate a settimana), estrema (una media di 8-13 episodi di condotte compensatorie inappropriate a settimana.
Gli individui con bulimia nervosa tipicamente si vergognano dei loro problemi con l’alimentazione e tentano di nascondere i loro sintomi. Le abbuffate avvengono in solitudine. L’abbuffata spesso continua finchè l’individuo non si sente sgradevolmente o addirittura dolorosamente, pieno. L’antecedente più comune all’abbuffata è un’emozione negativa. Altri fattori scatenanti comprendono condizioni interpersonali stressanti, restrizione dietetica, sentimenti negativi correlati al peso e alla forma del corpo e al cibo, e noia.
Il vomito autoindotto è una delle condotte compensatorie adottate dagli individui che soffrono di bulimia nervosa. Gli effetti immediati del vomito comprendono la riduzione della sensazione di malessere fisico oltre che della paura di aumentare di peso. In alcuni casi il vomito diventa un obiettivo in sé.
Altre condotte di eliminazione comprendono l’uso inappropriato di lassativi e diuretici.
Disturbo da binge eating
- Ricorrenti episodi di abbuffata caratterizzati dai seguenti aspetti:
- Mangiare in un determinato periodo di tempo una quantità di cibo significativamente maggiore di quella che la maggior parte degli individui mangerebbe nello stesso tempo e in circostanze simili.
- Sensazione di perdere il controllo durante l’episodio.
- Gli episodi di abbuffata sono associati a tre o più dei seguenti aspetti:
- Mangiare molto più rapidamente del normale
- Mangiare fino a sentirsi sgradevolmente pieni
- Mangiare grandi quantitativi di cibo anche se non ci ci sente affamati
- Mangiare da soli a causa dell’imbarazzo per quanto si sta mangiando
- Sentirsi disgustati verso se stessi, depressi o molto in colpa dopo l’episodio
- È presente marcato disagio riguardo le abbuffate
- L’abbuffata si verifica mediamente almeno una volta a settimana per 3 mesi
- L’abbuffata non è associata alla messa in atto di condotte compensatorie inappropriate come nella bulimia nervosa.
Rientrano in questa categoria anche il disturbo della nutrizione o dell’alimentazione con altra specificazione e il disturbo della nutrizione o dell’alimentazione senza specificazione.