Si tende ad intervenire nel primo ciclo dell’arco di vita. Solitamente gli utenti di riferimento sono i minori (bambini o adolescenti), accompagnati dai loro genitori, i quali manifestano degli specifici sintomi oppure vogliono semplicemente sviluppare delle competenze.
Il primo approccio con il minore si basa sull’osservazione. Quando osserviamo un minore, dobbiamo puntare la nostra attenzione su più aspetti, perché il minore in quanto essere complesso va osservato da più punti di vista, andando ad analizzare le competenze, i punti di forza e di debolezza. Tra le competenze da dover osservare troviamo: le competenze cognitive, emotive, relazionali.
A seguito dell’osservazione sul minore, si centra l’attenzione sull’osservazione delle relazioni familiari, pertanto è necessario applicare tecniche in maniera “consapevole”.
Il minore viene seguito in tutti i suoi contesti educativi di riferimento, compito dello psicologo è quello di creare una sinergia tra il lavoro individuale svolto nel setting studio ed il lavoro svolto negli altri ambiti con il quale il minore si rapporta quotidianamente.