La consulenza di uno psicologo può avvenire se nel caso di una controversia per la richiesta di risarcimento danni, la Corte di Cassazione, terza sezione civile, con ordinanza n. 20795 del 20 agosto 2018, coglie l’occasione per fare il punto circa i criteri di liquidazione del danno non patrimoniale.
Lo psicologo in questo caso ha la funzione di accertare e quantificare il danno, comprendendo l’aspetto interiore del danno sofferto, ossia il danno morale (dolore, vergogna, distimia di sé, paura, disperazione) e comprendendo anche l’aspetto dinamico relazionale, ossia su come l’evento vissuto come traumatico ha inciso sul peggioramento della vita relazionale del soggetto.
La misura del risarcimento è prevista per legge attraverso un sistema tabellare adottato dagli Organi giudiziari.
Per fare ciò, lo psicologo utilizza una serie di strumenti testologici e non per effettuare una corretta ed oggettiva valutazione.